Il progetto

Perché è nato il progetto 

EPIC promuove la transizione ecologica nell’area di cooperazione attraverso lo strumento dell'economia circolare, affronta infatti l'emergente problema ambientale delle macro-plastiche disperse in mare, nelle zone costiere e nei corsi d’acqua con un approccio integrato e condiviso incentrato sullo sviluppando di soluzioni innovative, volte ad aumentare il recupero e il riciclo dei materiali plastici.

In un contesto transnazionale EPIC mira a rafforzare la filiera del riciclo dei materiali, generando benefici concreti per l’ambiente e la collettività, attivando sinergie tra soggetti pubblici e privati, e contribuendo all’evoluzione normativa di settore.

Il progetto parte da una mappatura approfondita degli attuali sistemi di raccolta e trattamento dei rifiuti plastici marini, con l’obiettivo di inserirli in un modello integrato e sostenibile di economia circolare. La sfida è costruire una strategia multiregionale e coordinata che metta in rete processi e attori di settori diversi, superando i confini amministrativi e promuovendo un’efficace governance transfrontaliera.
La fase più operativa si focalizza su nuove metodiche di indagine per individuare accumuli e depositi di detriti plastici, dai cui si otterranno stime quantitative e georeferenziate dell’apporto delle macro-plastiche su una estesa parte dell’area di cooperazione marino-costiera. 
Gli output ottenuti nelle attività sopra descritte si tradurranno in metodi transfrontalieri condivisi, tesi a migliorare lo stato attuale della qualità dell’ambiente marino, ampliare quantità e tipologie di materiali riciclabili, approcciare nuove pratiche per la raccolta per il trattamento e la valorizzazione delle plastiche abbandonate, al fine di favorire nuovi processi di economia circolare rimuovendo anche le barriere tecnico-normative. 

A chi si rivolge 

EPIC risponde alle necessità della crescita sostenibile dei territori dell’area di cooperazione con l’implementazione di azioni concrete per promuovere l'economia circolare, attraverso processi e tecnologie innovative, capaci di recuperare, riciclare e allocare nel mercato, i maggiori quantitativi possibili di materiale rinvenuto.
Gli enti Regionali, sia italiani che francesi, opereranno in sinergia per trovare una sintesi comune delle indicazioni emerse nelle fasi di mappatura delle conoscenze tecniche e sistematizzazione dei processi.

Il progetto mette il territorio e il suo ambiente al centro attraverso la valorizzazione del rifiuto plastico disperso, definendo metodiche condivise tra tutte le parti coinvolte: enti, agenzie territoriali, istituti di ricerca, organizzazioni imprenditoriali e la collettività.

In particolare nella realizzazione di interventi transfrontalieri, la collaborazione tra istituti scientifici italiani e francesi che si occupano di tematiche comuni, sarà un’importate occasione per condividere conoscenze e competenze avanzate. Inoltre, è prevista la creazione di un ponte tra le azioni di recupero e quelle di riciclo del materiale plastico rinvenuto con il coinvolgimento di organizzazioni di settore, PMI, e altri soggetti interessati, per generare opportunità di sviluppo economico.

Le comunità territoriali coinvolte saranno informate tramite eventi di comunicazione e disseminazione al fine di renderle attrici del cambiamento. Questi eventi non solo sensibilizzeranno le comunità sull'importanza della gestione sostenibile dei rifiuti plastici, ma offriranno anche piattaforme per discutere e sviluppare ulteriori iniziative locali.

Keywords: Economia circolare; Plastica; Riciclo; Politiche; Monitoraggio