Il Parco Naturale Marino di Cap Corse e dell’Agriate, in collaborazione con l'Ufficio dell'Ambiente della Corsica, ha selezionato tre spiagge come siti pilota per il progetto AMMIRARE: la spiaggia di Olzu, la spiaggia di Meria e la spiaggia di Santa Severa. Questi siti sono stati scelti a causa delle significative accumulazioni di banquettes di Posidonia, che generano conflitti di interesse tra i vari attori. Per questo motivo, durante la stagione estiva vengono adottate specifiche misure di gestione per conciliare la conservazione dell’ecosistema con gli usi locali.
La spiaggia di Olzu, situata nel comune di Patrimoniu, si trova a nord della località balneare di San Fiurenzu, sulla costa occidentale di Cap Corse. Questa spiaggia di sabbia, lunga circa 300 metri, è il prolungamento della spiaggia di Tettola (a sud) ed è affiancata a destra da un sentiero escursionistico. Pur non essendo particolarmente conosciuta, registra un’importante affluenza estiva grazie alla presenza di strutture turistiche nelle vicinanze, tra cui un ristorante e una base nautica. Situata in fondo al golfo di San Fiurenzu, è esposta al vento di Scirocco (sud-est), che favorisce l’accumulo di banquettes di Posidonia.
La spiaggia di Meria, invece, si trova nel comune di Tominu, a sud di Macinajhu, sulla costa orientale di Cap Corse. Questa piccola spiaggia è fortemente urbanizzata, con abitazioni a ridosso della battigia e un ristorante direttamente sulla spiaggia. Esposta al vento di Levante (da nord-sud verso est), subisce anch’essa un significativo accumulo di banquettes di Posidonia, soprattutto durante le tempeste.
La spiaggia di Santa Severa, lunga 270 metri e con una larghezza media di 15 metri, si trova nel comune di Luri, sulla costa orientale di Cap Corse. Anch’essa orientata da nord a sud verso est, è esposta ai venti dominanti di Levante. Questa spiaggia, situata vicino a un piccolo porto, presenta una granulometria variabile, composta da sabbie fini e grossolane e da ciottoli di dimensioni centimetriche. Si distingue soprattutto per l’enorme accumulo di banquettes di Posidonia, che non diminuisce nel corso dell’estate. Questi accumuli raggiungono spesso altezze superiori ai 2 metri.
Nonostante le differenze tra le tre spiagge, esse condividono problematiche simili, in particolare l’accumulo di banquettes di Posidonia in seguito alle tempeste invernali. Questo fenomeno può generare tensioni con gli attori locali, poiché le banquettes vengono talvolta percepite negativamente per il loro aspetto o il loro odore. Ciò porta spesso a interventi inadeguati da parte dei comuni per rimuoverle, aggravando così gli squilibri ecologici e riducendo la capacità delle spiagge di resistere all’erosione.
Dal 2020, sono stati effettuati diversi monitoraggi per comprendere meglio queste dinamiche e adottare strategie di gestione all’interno del Parco Naturale Marino. Queste attività includono l’analisi della frequentazione delle spiagge, la valutazione socio-economica delle attività e il monitoraggio dell’erosione costiera. Parallelamente, è stato avviato un monitoraggio specifico dell’evoluzione delle banquettes di Posidonia, con misurazioni del loro volume e della loro estensione. Questi dati permettono di formulare raccomandazioni ai comuni sulla gestione delle banquettes, suggerendo il loro livellamento o il loro spostamento all’interno del sistema spiaggia durante la stagione estiva. È inoltre previsto un sostegno finanziario per i comuni che ne fanno richiesta e che rispettano tali indicazioni.
Nell’ambito del progetto AMMIRARE, saranno attuate diverse azioni per affrontare le problematiche di gestione. Uno degli obiettivi principali è migliorare la comprensione dei meccanismi di accumulo delle banquettes di Posidonia e dei sedimenti che contengono. A tal fine, verranno utilizzati diversi strumenti: saranno prelevati campioni in mare in due dei siti pilota e analizzati per quantificare la capacità degli habitat di Posidonia di immagazzinare carbonio e produrre carbonati, un servizio ecosistemico essenziale per la protezione dell’ambiente. Parallelamente, sarà condotta una valutazione della vitalità degli habitat di Posidonia nei due siti, analizzando diversi parametri funzionali dell’ecosistema. Infine, per ottenere una visione più chiara di questi siti, sarà realizzata una mappatura dettagliata degli habitat di Posidonia, consentendo di determinare con precisione la loro estensione e struttura.
Il progetto analizzerà anche l’impatto del cambiamento climatico sul sistema spiaggia. Sarà installato un mareografo per misurare e registrare l’altezza delle maree, contribuendo a una migliore comprensione della loro evoluzione in questo contesto. I dati raccolti saranno poi incrociati con i risultati dei monitoraggi sul campo per approfondire le interazioni tra i diversi fattori in gioco.
Infine, il progetto AMMIRARE testerà misure di gestione adatte alle esigenze degli utenti delle spiagge, minimizzando il più possibile lo spostamento delle banquettes di Posidonia per preservare l’equilibrio naturale del sistema costiero. A supporto di queste misure, sarà rafforzato un programma di sensibilizzazione e valutazione della percezione degli utenti, attraverso indagini condotte tra turisti e residenti. Inoltre, saranno sviluppati strumenti di scienza partecipativa, che permetteranno agli utenti delle spiagge di contribuire attivamente documentando con fotografie l’evoluzione delle banquettes di Posidonia.
In conclusione, il progetto AMMIRARE nei siti pilota della Corsica mira a raccogliere un volume significativo di dati per comprendere il funzionamento globale del sistema spiaggia, incluse le banquettes di Posidonia e gli habitat adiacenti. L’obiettivo è sviluppare un metodo di gestione integrata che riduca al minimo gli impatti ambientali, garantendo al contempo la conservazione e l’uso sostenibile di questi ecosistemi. Questo progetto contribuirà a elaborare strumenti e metodologie per una gestione rispettosa ed efficace delle spiagge del Mediterraneo.