Come sito pilota toscano è stato selezionato il comune di Cecina che presenta tutte le caratteristiche idonee al progetto AMMIRARE quali la presenza di prateria di Posidonia oceanica e di banquettes su spiagge ad alto uso turistico/ricreativo ed in concessione (come quelle sul lato nord) e la presenza di dune in erosione su spiagge naturali e libere dove si possono testare interventi innovativi di tipo NBS (Nature-based Solutions) con caratteristiche replicabili nello spazio transfrontaliero.
Il litorale di Cecina si presenta come un territorio articolato, diviso naturalmente dal fiume Cecina in due zone distinte. La zona nord, con la rinomata spiaggia delle Gorette, si caratterizza per la presenza di un’estesa prateria di Posidonia oceanica, un elemento chiave nella dinamica costiera locale.
Procedendo verso nord, si incontra la zona dell'Ippocampo, dove una duna in erosione richiede costanti interventi di manutenzione per contrastare l'erosione invernale. Il settore meridionale del territorio, che si estende fino alla Riserva Naturale Biogenetica dei Tomboli, completa questo ricco mosaico ambientale, alternando zone ad alta fruizione turistica ad aree di elevato pregio naturalistico.
Cecina, con i suoi 28.064 abitanti, rappresenta un esempio emblematico di economia costiera in transizione. Il tessuto imprenditoriale del Comune, in linea con la provincia di Livorno, è caratterizzato principalmente da imprese individuali, concentrate nei settori primario e turistico e l'economia locale è fortemente orientata alla Blue Economy, grazie alla posizione costiera. Il turismo costiero rappresenta il principale settore di valore aggiunto "blu", e comprende alloggi, ristorazione e attività sportivo-ricreative. Questa vocazione turistica, se da un lato costituisce una risorsa fondamentale, dall'altro pone sfide significative in termini di gestione sostenibile. La Blue Economy locale si arricchisce inoltre grazie alle attività portuali: il porto di Cecina è infatti un importante snodo che collega la Costa degli Etruschi alle isole di Capraia e dell'Elba e alla Corsica.
Tra le principali pressioni antropiche emergono intensi fenomeni di artificializzazione, urbanizzazione e consumo di suolo, soprattutto nelle pianure retrodunali. L'urbanizzazione è caratterizzata principalmente da seconde case a uso turistico, con la proliferazione di villaggi vacanze e campeggi nelle aree dunali e retrodunali. Questo sviluppo turistico intensivo ha incrementato la pressione sia sul sistema dunale sia sulle risorse idriche locali.
Per quanto riguarda le pressioni dovute al cambiamento climatico, il Comune di Cecina subisce da quasi cento anni una forte erosione costiera derivata dall’innalzamento del mare e da eventi meteo-marini estremi, come le forti mareggiate che si rilevano con sempre maggior frequenza.
I partner del progetto AMMIRARE che si troveranno a lavorare sul sito pilota di Cecina sono le Università di Firenze e di Pisa e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
L'Università di Firenze (UNIFI) si occuperà principalmente di sviluppare modelli numerici e sperimentali per studiare l'interazione tra moto ondoso e Posidonia oceanica. Questi modelli permetteranno di valutare come la presenza della pianta, sia radicata che spiaggiata, influenzi le dinamiche costiere. L'obiettivo finale è fornire all'amministrazione uno strumento di supporto decisionale per la gestione dell'ambiente costiero, anche in scenari di cambiamento climatico.
L'Università di Pisa (UNIPI) si occuperà in primo luogo di realizzare interventi sperimentali innovativi basati sulla natura (NBS) nella zona delle Gorette, a nord del fiume Cecina. Il progetto prevede la piantumazione di specie dunali autoctone e la deposizione controllata della Posidonia spiaggiata per rafforzare la resilienza costiera contro l'erosione. Per il monitoraggio degli interventi, UNIPI collaborerà con SSSA e ISPRA utilizzando tecnologie di rilevamento con droni aerei e subacquei. Le attività di piantumazione inizieranno nell’autunno 2025 e seguirà un monitoraggio della vegetazione della durata di un anno.
La Scuola Superiore Sant'Anna (SSSA), invece, oltre a coordinare il progetto, si occupa degli aspetti socio-economici attraverso il Centro Interdisciplinare per la Sostenibilità e il Clima (CISC). Il centro sta analizzando il territorio utilizzando il modello DPSIR/DPSER (uno schema relazionale che consente di inquadrare e collocare in modo corretto le relazioni tra società e ambiente) e ha già avviato il coinvolgimento degli stakeholder locali. A dicembre 2024 è stato organizzato un primo evento di presentazione che ha coinvolto istituzioni, operatori economici, associazioni e cittadini. Dalla primavera 2025 verranno inoltre implementate nuove attività di engagement per promuovere la consapevolezza sulle NBS.
I risultati attesi dal progetto in questo sito si prospettano significativi:
- Lo sviluppo della piattaforma AMMIRARE da parte di UNIFI, uno strumento innovativo per la gestione costiera finalizzato a supportare i processi decisionali delle autorità competenti, che consentirà visualizzazione e analisi dei dati, anche per la valutazione dell’impatto di scenari ipotetici;
- La validazione degli approcci sperimentali applicati nel sito Toscano e replicabili in altri contesti costieri simili;
- Il rafforzamento della consapevolezza locale sull'importanza delle nature-based solutions per l'adattamento al cambiamento climatico;
- La creazione di un modello di coinvolgimento degli stakeholder applicabile in altre aree del Mediterraneo.


