Droni marini e aerei per il monitoraggio nel progetto AMMIRARE

Il crescente impatto dei cambiamenti climatici sulle nostre coste richiede strumenti sempre più sofisticati per il monitoraggio e la protezione dell'ambiente costiero. In questo contesto, il progetto AMMIRARE si inserisce con l’uso di droni aerei e droni subacquei per il monitoraggio delle aeree costiere e dei siti pilota.

 

Questa parte del progetto vede la collaborazione di diversi partner: La Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, l'Università di Pisa, l'Università di Firenze e ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).

 

Il progetto, che ha preso il via nella regione Toscana, rappresenta un esempio di come la tecnologia dei droni possa essere impiegata per la salvaguardia dell'ecosistema costiero. I primi test sono stati realizzati a giugno con la mappatura di due aree costiere del sito pilota di Cecina, che rappresenta un importante caso di studio per le sue caratteristiche morfologiche e ambientali.

 

Le prospettive future del progetto prevedono di estendere la metodologia sviluppata in Toscana ad altri siti pilota, creando un modello replicabile di monitoraggio costiero. Un aspetto fondamentale riguarda la mappatura dettagliata delle spiagge e dei sistemi dunali, elementi cruciali per comprendere le dinamiche erosive del litorale.

L'innovazione tecnologica al servizio dell'ambiente si manifesta attraverso l'utilizzo sinergico di diverse tipologie di droni: i velivoli aerei della Scuola Superiore S. Anna e i Robot Subacquei Autonomi (AUV) delle Università di Pisa e di Firenze.

 

I droni aerei vengono impiegati allo scopo di realizzare una mappatura tridimensionale accurata delle dune e dei depositi spiaggiati di posidonia, fornendo dati essenziali per la pianificazione di interventi mirati di ripristino ambientale, come la piantumazione di specie vegetali autoctone, interventi che non solo mirano a contrastare l'erosione costiera, ma anche a preservare la biodiversità locale. I droni aerei saranno quindi importanti nella valutazione dell’impatto che l’introduzione di specie vegetali ha comportato sull’erosione costiera della zona in esame.

 

I Veicoli Subacquei Autonomi impiegati per il monitoraggio sono il robot Zeno dell’Università di Pisa e FeelHippo dell’Università di Firenze. Entrambi sono provvisti di sonar e telecamere. I sonar permettono di analizzare il fondale tramite la trasmissione di onde acustiche. Le onde sonore, diffuse da due diversi sonar, a scansione laterale e frontale, vengono riflesse quando incontrano una massa. L’analisi dell’eco di ritorno fornisce dati sulla conformazione e la profondità del fondale. I dati così raccolti vengono poi integrati con quelli forniti dalle telecamere a bordo dei due robot.

 

Particolarmente innovativo è inoltre l'approccio che combina droni aerei e subacquei per il monitoraggio delle praterie di Posidonia oceanica, una pianta marina fondamentale per l'ecosistema mediterraneo e che è al centro delle Soluzioni Basate sulla Natura (NBS) di AMMIRARE. I droni aerei effettueranno una prima ricognizione identificando potenziali aree di presenza della Posidonia, mentre i droni subacquei confermeranno e documenteranno in dettaglio la presenza e lo stato di salute di queste preziose praterie sottomarine.

 

Questo progetto rappresenta un esempio eccellente di come l'innovazione tecnologica possa essere messa al servizio della tutela ambientale, combinando competenze scientifiche multidisciplinari per affrontare una delle sfide più urgenti del nostro tempo: la protezione degli ecosistemi costieri.