Verso un modello energetico decentralizzato: le Comunità Energetiche Rinnovabili protagoniste a Nizza

Un modello energetico più equo, più locale e più cooperativo è possibile? La risposta emersa il 26 giugno a Nizza sembra essere sì, affidandosi alle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) come pilastri di una transizione energetica territoriale e sostenibile.

Questo è stato il quarto scambio di buone pratiche organizzato nell'ambito del progetto europeo INVECE - Innovazione Verde e Comunità

Energetiche, cofinanziato dal programma Interreg Italia-Francia Marittimo 2021-
2027
e integrato nella Settimana Europea dell'Energia Sostenibile (EUSEW). Organizzato dalla Camera di Commercio Italiana per la Francia di Marsiglia
(CCIFM)
e da Capenergies, l'evento ha coinvolto circa sessanta partecipanti che si sono riuniti presso l'IMREDD – Université Côte d'Azur, centro di riferimento per le transizioni territoriali ed energetiche, mentre una ventina di altri hanno seguito l'evento a distanza.

Fin da subito l’ambiente si è mostrato favorevole allo scambio, con una serie di interventi partecipati e volti proprio a condividere con i presenti le proprie esperienze.

Ad aprire la giornata sono stati i padroni di casa, Paulo Moura, vicedirettore responsabile dell'innovazione e del partenariato dell'IMRRED, e Régis Martin, direzione dell'ambiente e servizio di efficienza energetica della Métropole Nice Côte d'Azur, che hanno ricordato il ruolo strategico dei territori e dell'innovazione in partenariato nella costruzione di modelli energetici più resilienti e condivisi (scarica le slides)

Valentina Vologni (scarica le slides) e Marion Berger di Capernergies hanno poi presentato una panoramica delle opportunità, degli strumenti e delle tendenze a livello europeo. La loro animazione precisa ha permesso di chiarire al pubblico i temi del finanziamento, della strutturazione e della cooperazione inerenti alla creazione di CER efficienti.

L'intervento di Didier Laffaille (CRE): sfide e prospettive

A permettere una visione di insieme è stato l’intervento di Didier Lafaille, Direttore delegato alla Prospettiva e all'Innovazione presso la Commissione di
regolamentazione dell'energia (CRE)
. Durante il suo discorso ha sottolineato i recenti progressi del quadro normativo francese in materia di CER, la necessità di flessibilità nel sistema energetico globale e l'importanza dell'impegno delle collettività, delle PMI e dei cittadini. Citando anche i progetti portati avanti da Newcleo o dalla SMEG, ha sottolineato il ruolo centrale della sperimentazione nel delineare i contorni di un nuovo modello energetico (scarica le slides)

INVECE: cinque territori, quindici CER, un progetto comune

Promosso da cinque regioni partner - Sardegna, Provenza-Alpi-Costa Azzurra, Corsica, Toscana e Liguria - il progetto INVECE offre un accompagnamento personalizzato a quindici Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) al fine di rafforzare le loro capacità, sostenere il loro sviluppo e favorire il loro radicamento territoriale.

Queste iniziative incarnano una transizione energetica basata sulla cooperazione, la vicinanza e l'innovazione.

I rappresentanti di 5 CER sostenute, presenti all’incontro, hanno presentato i loro progetti. Si tratta di queste CER:

  • Sunleavs Expérience (Regione Sud - Provenza-Alpi-Costa Azzurra), promossa da Romain Chayla, associa imprenditorialità, coinvolgimento dei cittadini e produzione locale di energia solare (scarica le slides)

  • La CER Costa Verde, sostenuta dalla Comunità dei Comuni della Costa Verde in Corsica, attualmente in fase di strutturazione, mira a costruire una governance energetica sostenibile a livello intercomunale (scarica le slides)

  • La Cooperativa Il Sabato (Padru, Sardegna), rappresentata da Maria Giovanna Murgia, mobilita i cittadini attorno a un modello di autoproduzione cooperativa
    (scarica le slides)

  • La CER Costa Apuana (Toscana), animata da Norberto Petriccioli del Consorzio ZIA, si avvale di un consorzio locale in una logica di prototipazione territoriale innovativa (scarica le slides)

  • La CER del Comune di Ospedaletti (Comune di Ospedaletti, Liguria), promossa dal sindaco Daniele Cimiotti, dimostra come una piccola comunità possa dare impulso a una transizione energetica concreta a servizio dei propri abitanti (scarica le
    slides
    )

Sguardi incrociati e dialogo tra esperti verso un'apertura all'Europa e al futuro

Quali sono le condizioni necessarie per una reale appropriazione delle CER da parte degli attori locali?

Si è discusso di questo durante la tavola rotonda che ha chiuso la mattinata, con la partecipazione di attori come Enedis, la scuola di ingegneria Yncréa Méditerranée –
ISEN
, la rete Sud-Provence-Alpes-Côte d'Azur - Énergie Partagée, l'Università di
Genova
e la CER Cooperativa Sievenergia.

Questo dibattito ha messo in luce l'importanza della pedagogia, del rapporto di fiducia con i cittadini e della capacità di innovazione giuridica e tecnica, unitamente ad un coinvolgimento precoce degli utenti, affinché le CER abbiano successo - elementi questi che sono emersi dal racconto di esperienze concrete condivisi da esperti come Jean-Philippe Pierre, Isabelle Didierjean, Sébastien Bracco, Virginia Casella e Nicola Bernardini (scarica le slides).

Le discussioni del pomeriggio sono iniziate con la condivisione di vari progetti e iniziative, volti a sottolineare la complementarità tra dinamiche locali e iniziative transnazionali.

In quest’ottica Daniele Porcu (Enel Grids) ha illustrato il progetto TwinEU, che riunisce più di 70 partner per rispondere alla crescente complessità del sistema energetico europeo, legata in particolare alla massiccia integrazione delle energie rinnovabili e alla decentralizzazione (scarica le slides).

Successivamente, Stéphane Pouffary (Énergies 2050) ha illustrato le sfide di due progetti innovativi: FEDECOM, che sostiene un ecosistema cloud federato per le comunità energetiche locali in Europa (scarica le slides), e RECinMED, che mira a promuovere l'autonomia energetica locale e la coesione sociale attraverso la creazione di comunità energetiche sostenibili, testate in diversi contesti mediterranei (scarica le slides).

In conclusione, una seconda tavola rotonda - questa volta sul ruolo strategico delle piccole e medie imprese nello sviluppo delle comunità energetiche. A moderare è stato David Ponce De Leon, esperto in industria e energia alla CCI del Var, che ha dato la parola a cinque imprese particolarmente impegnate nella transizione energetica territoriale:

Diverse le soluzioni proposte che hanno illustrato: piattaforme digitali, strumenti di gestione condivisa, modelli cooperativi o servizi tecnici innovativi.

Conclusione: costruire il futuro energetico attraverso la cooperazione

Questo quarto scambio di buone pratiche conferma dunque l'importanza delle Comunità Energetiche Rinnovabili e dimostra che queste possono essere pilastri di un modello energetico più equo, più locale e più cooperativo.

Tra progetti dimostrativi locali, cooperazione transfrontaliera e mobilitazione delle PMI, le CER si affermano come leve concrete per rendere la transizione energetica una realtà territoriale e cittadina.

Il partenariato ringrazia tutti i relatori, i moderatori, i partner e i partecipanti per il loro impegno.

La registrazione dell'evento

La registrazione dell’evento è disponibile in doppia lingua: